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@lorenzocapella7

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"Il miracolo è un fatto che si ritiene dovuto a un intervento soprannaturale, in quanto supera i limiti delle normali prevedibilità dell'accadere o va oltre le possibilità dell'azione umana.

Per descrivere l’impresa che è riuscito a compiere il Porto nella stagione 2002/2003 si potrebbe usare tranquillamente questa definizione. Sta a noi comuni mortali capire quel è l’intervento soprannaturale che ha influito in modo così importante nel raggiungimento di un obiettivo. In questo caso specifico la risposta potrebbe essere tanto scontata quanto semplice.

La storia di quel Porto è un attimo fugace, ma basterà per segnare in maniera netta il successivo decennio del calcio mondiale, lanciando in orbita uno dei suoi più grandi protagonisti.

La favola della squadra portoghese nasce più precisamente nel Gennaio 2002. Il Porto, visti i risultati deludenti dell’ultimo periodo, decide di dare una scossa all’ambiente. I dirigenti della squadra Portoghese affidano la panchina della squadra ad un 39enne, senza un significativo passato da giocatore e con un curriculum da allenatore che si limitava ad una breve e piuttosto disastrosa esperienza al Benfica: Josè Mourinho.

Il 10 Luglio 2004, nella sua conferenza di presentazione al Chelsea, si presentò così:

"Vi prego di non chiamarmi arrogante, ma sono campione d’Europa e credo di essere speciale. Se avessi voluto un lavoro facile sarei rimasto al Porto: una bella sedia blu, una Champions League, Dio, e dopo Dio, io..."

#josemourinho #porto #championsleague