Dal Dopoguerra centinaia di migliaia di italiani e italiane sono emigrate in Svizzera per lavorare. Molti di loro, non potevano però portare con sé i figli. Il famigerato statuto di lavoratore stagionale non permetteva infatti il ricongiungimento famigliare. Nell'ottica delle autorità svizzere dell'epoca, questa categoria di immigrati si trovava nella Confederazione sono temporaneamente. Per lavorare e non per allevare i figli.

Molte persone affidavano quindi la loro prole alla famiglia in Italia. Chi non ne aveva la possibilità optava per degli istituti come quello di Chiusa Sclafani, in provincia di Palermo. In questo orfanatrofio femminile venivano "depositate" le bimbe e le adolescenti, figlie di genitori che spesso erano emigrati in Svizzera.