Published On Mar 28, 2024
Li chiamavano 'bambini nascosti' o 'proibiti'. Figli di lavoratori stagionali, entravano in Svizzera da clandestini ed erano costretti a vivere nell'ombra poiché lo statuto dei loro genitori non consentiva di portare con sé familiari. Una pagina di storia dell'immigrazione che riemerge nel romanzo intitolato "Chiamami sottovoce" della scrittrice svizzera d'origine Nicoletta Bortolotti.
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