Roma - Sampdoria: la strategia di Luciano Spalletti
Renato Montagnolo Renato Montagnolo
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 Published On Jan 26, 2017

Fase di possesso palla 3-4-2-1 c 4-3-1-2

- Ricerca della costruzione corta attraverso una difesa a tre, due mediani in appoggio, due giocatori in ampiezza, due giocatori tra le linee, una punta che allunga
- In fase di possesso palla, il primo obiettivo della Roma è quello di giocare passaggi di scarico (leggibili come palla coperta dalla linea difensiva avversaria) per poi eseguire un improvviso passaggio in profondità.
In altre parole l'obiettivo è quello di provocare una breve risalita della difesa avversaria per attaccare lo spazio alle sue spalle con un passaggio di prima o massimo a due tocchi
- In fase di possesso palla, il secondo obiettivo della Roma è quello di eseguire un traversone alle spalle della linea.
Considerato che la Sampdoria difende di reparto esclusivamente attraverso la lettura della palla, lo scopo è quello di mettere in difficoltà la linea difensiva doriana attraverso inserimenti da dietro a grande velocità
- In fase di possesso palla, il terzo obiettivo della Roma è quello di eseguire dei cambi gioco per attaccare il lato debole.
L'obiettivo è quello di liberare un uomo sul lato debole sfruttando la caratteristica del pressing della Sampdoria che ha come principio la chiusura degli spazi creando grossa densità in zona palla

Fase di non possesso palla 4-4-1-1 c 4-3-1-2

- In fase di non possesso palla, la Roma cerca di eseguire un pressing ultraoffensivo.
- I due esterni eseguono un comportamento opposto: l'esterno di destra si alza in pressione sul terzino avversario, mentre l'esterno sinistro si abbassa a creare una linea difensiva a 4 (che ha il compito di assorbire le due punte e il trequartista della Sampdoria)
- Il pressing della Roma prevedeva la chiusura del metodista avversario con Naingollan, la chiusura del terzino destro avversario con El Shaarawy, la chiusura del terzino sinistro con Bruno Peres, la chiusura delle due mezzali avversarie con De Rossi e Paredes. Dzeko aveva l'obiettivo di dare pressione sui due centrali avversari: quando uno dei due riusciva ad uscire in conduzione, Naingollan andava in pressione oscurando il metodista. Naingollan aveva il compito di alzarsi su uno dei due centrali anche quando leggeva una situazione di difficoltà nella costruzione avversaria

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