Il potere e la gloria (1965)
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 Published On Jun 25, 2015

Il potere e la gloria è il titolo di un dramma televisivo andato in onda sul Programma Nazionale della RAI il 2/4/1965. Il soggetto, con l'adattamento teatrale di Denis Cannan e Pierre Bost nella versione italiana di Luigi Squarzina e la regia di Mario Ferrero, venne tratto dal celebre romanzo di Graham Greene (Berkhampsted, 2 ottobre 1904 – Corsier-sur-Vevey, 3 aprile 1991) che è stato uno scrittore, drammaturgo, sceneggiatore, autore di libri di viaggi, agente segreto e critico letterario inglese. Greene rifiutava di essere definito un romanziere cattolico anziché un romanziere che era anche cattolico, ma i temi religiosi, in particolare cattolici, sono alla radice di molti suoi scritti. Il potere e la gloria (The Power and the Glory o nell'edizione statunitense The Labyrinthine Ways, 1940) scritto a seguito del suo viaggio in Messico, è un libro che ha destato scandalo e che è stato causa di un vivace dibattito all'interno della Chiesa Cattolica. Il libro, pur fatto oggetto di indagine da parte del Sant'Uffizio, non fu mai messo all'Indice, anche grazie all'intervento dell'allora cardinal Montini (futuro papa Paolo VI), che manifestò apertamente la sua stima nei confronti dell'Autore. La vicenda nel 1947 aveva ispirato il film diretto da John Ford La croce di fuoco (The Fugitive), con Dolores Del Rio, Henry Fonda nella parte del sacerdote e Pedro Armendariz in quella del persecutore. Memorabili i personaggi che il sacerdote incontra nel corso della sua fuga, come padre José, ex-prete che gli fa da contro-bilancia e che è stato mantenuto in vita solo perché ha deciso di diventare laico e di sposarsi, ma che vivrà per sempre nel senso di colpa, circondato da beffe e in stato di codardo servilismo. Oppure il tenente che poi lo troverà e lo farà fucilare, che in realtà scopriamo avere un certo buonismo ingenuo. Egli è estremamente convinto che il male del paese sia stata la religione e scoprendo i suoi pensieri troviamo un amore immenso ed universale verso il suo popolo, che crede di star salvando dalla povertà e dall'ignoranza. Aroldo Tieri, che circa dieci anni prima interpretando lo stesso ruolo era già stato protagonista in un'edizione andata in onda il 24/8/1955, trasmessa in diretta dalla piazza del Duomo di San Miniato, giganteggia sorretto da Renzo Palmer e Luigi Vannucchi.

Personaggi e interpreti in ordine di entrata:
Il dentista: Renzo Palmer; Il capo della polizia: Vittorio Sanipoli; Il prete: Aroldo Tieri; Il Tenente: Luigi Vannucchi; Maria: Maria Fiore; Brigitta: Paola del Bosco; Francisco: Vittorio Stagni; Miguel: Alberto Marescalchi; Il padre di Francisco: Enrico Canestrini; Lopez: Diego Michelotti; Il meticcio: Riccardo Cucciolla; Il cugino del governatore: Antonio Venturi; Il guardiano: Mario Lombardini; La zitella: Marcella Rovena; Il cantiniere: Enzo Liberti; Il mulattiere: Giulio Cesare Pirarba; Il maestro di scuola: Carlo Reali; La moglie del cantiniere: Wynni Riva; La donna indios: Barbara Valmorin; Il secondo prete: Marcello Selmi.

Trama:
Nel 1940, in un Messico insanguinato dalla rivoluzione, che perseguita, fucila o costringe al matrimonio i ministri di Dio, l'ultimo prete è braccato in una spietata caccia all'uomo. Su di lui pende una taglia. Il sacerdote è un uomo corrotto e vigliacco, un prete ubriacone, che in un momento di abbandono all'alcol ha avuto un rapporto sessuale con una donna da cui è poi nata una figlia, un traditore della sua stessa fede, ma dal popolo viene visto come un santo, contrapposto al poliziotto che lo perseguita, incarnazione di uno stato sopraffattore. Vorrebbe mettersi in salvo, allontanarsi per sempre da quell'angolo di mondo che sembra dimenticato da Dio e che vuole dimenticare Dio. Ma alla fine il prete vigliacco ritroverà il coraggio e vivendo da prete subirà il martirio della fede.

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