Il bugiardo (1968)
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 Published On Jan 1, 2014

Il bugiardo è una commedia scritta da Carlo Goldoni ispirata alla Verdad sospechosa dello spagnolo Juan Ruiz de Alarcón. Fu rappresentata per la prima volta a Mantova nel 1750 e fu stampata a Firenze nel 1753. Con questa commedia Carlo Goldoni cerca di trasmettere un insegnamento che è rintracciabile nella vita di tutti i giorni, fa capire come in realtà le bugie sono solo uno strumento che in ogni caso, si ritorce contro i bugiardi. Ma riesce a farlo tramite una commedia che sembra tutto fuorché un romanzo di formazione, riesce grazie all'ausilio del dialetto veneziano, attribuito alle maschere, a far ridere il lettore e a renderlo in effetti quasi partecipe all'interno della storia; i dialoghi rapidi e semplici non danno tempo di pensare ma riescono con molta semplicità a far intendere il messaggio di base della storia. Vuole far capire come in realtà l'uomo si trova continuamente di fronte ad un bivio e per il proprio orgoglio sceglie sempre la via meno giusta, anche dicendo bugie e poi ancora bugie. Nell'ultima battuta della commedia appunto, dopo che la verità su Lelio viene alla luce, Ottavio cavaliere padovano a cui il bugiardo aveva mentito, dice:"le bugie rendono l'uomo ridicolo, infedele, odiato da tutti; per non essere bugiardi, conviene parlar poco, apprezzare il vero e pensar al fine". L'allestimento televisivo venne trasmesso dalla RAI sul Programma Nazionale il 23/07/1968 con la regia di Carlo Lodovici.

Personaggi e interpreti:
Dottor Balanzoni, bolognese, Medico in Venezia: Mario Pisu
Rosaura, sua figlia: Marzia Ubaldi
Beatrice, sua figlia: Paola Quattrini
Colombina, loro cameriera: Daniela Nobili
Ottavio, Cavaliere padovano: Luciano Melani
Florindo, studente bolognese in medicina: Walter Ravasini
Brighella, suo confidente: Giancarlo Maestri
Pantalone, mercante veneziano: Cesco Baseggio
Lelio, suo figlio, il bugiardo: Aldo Giuffrè
Arlecchino, suo servo: Mario Bardella
Un Vetturino: Filippo De Pasquale
Un Giovine di mercante: Fernando Tornei
Un Portalettere: Renato Malavasi
Cantante: Giovanna Boscaro
Gondoliere: Claudio Dani
Merciaiuolo: Luciano Mancino

Trama
Figlio di Pantalone, onesto mercante veneziano, Lelio Bisognosi, il bugiardo, è un giovane brillante e di mondo. Vissuto per vent'anni presso uno zio a Napoli, Lelio fa ritorno nella città natale insieme ad Arlecchino suo servo; qui ha subito occasione di conoscere le figlie del Dottor Balanzoni, Rosaura e Beatrice, mentre, in assenza del padre, si godono sul terrazzino di casa la serenata di un incognito ammiratore. Ne è autore Florindo, allievo e coinquilino del Dottore, amante timido di Rosaura, cui non osa svelare i propri sentimenti. Lelio non si fa sfuggire l'occasione offertagli: si presenta alle fanciulle sotto le spoglie di un ricco marchese e rivendica la paternità della serenata, senza rivelare a quale delle due è diretta per conquistarle entrambe. Ma l'arte delle "Spiritose Invenzioni", come Lelio ama definire le proprie menzogne, non è priva di incresciose conseguenze: al ritorno del padre Rosaura e Beatrice vengono falsamente accusate di avere introdotto in casa nottetempo un forestiero, disonorando così il buon nome della famiglia; Ottavio pretendente di Beatrice non vuole più saperne di lei; l'accordo tra Pantalone e Balanzoni di dare Rosaura in sposa a Lelio sembra essere compromesso. Quest'ultimo per sottrarsi alle promesse fatte ad una dama romana e innamoratosi sinceramente di Rosaura, è costretto a bugie sempre più fantasiose fra cui un finto matrimonio a Napoli e un finto figlio, al punto di non riuscire più quasi a venirne a capo. Sarà Florindo, indotto a dichiararsi a Rosaura a sciogliere ogni equivoco e a ricomporre la felicità delle coppie. Lelio, messo alle strette, farà ammenda delle proprie colpe, promettendo di mai più mentire.

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