Le persone obese o in forte sovrappeso sono più soggette a carenza di vitamina D in quanto, essendo lipofila, si deposita nel grasso corporeo diventando inutilizzabile per l'organismo. Lo ha spiegato il Prof. Luca G. Dalle Carbonare, Direttore della Scuola di Medicina dello Sport e Professore Ordinario di Medicina Interna presso l'Università degli Studi di Verona, durante l'incontro "Vitamina D: l'ormone del Terzo Millennio”, organizzato a Venezia.
Uno studio ha rilevato che la soglia di grasso corporeo oltre la quale la vitamina D viene “sequestrata” è di 100 cm di circonferenza addominale. La carenza di vitamina D può causare seri problemi ossei (osteoporosi, rachitismo), malattie cardiovascolari, un sistema immunitario debole e un aumento del rischio di alcuni tumori. Ai pazienti obesi si consiglia dunque di assumere almeno 2000 unità al giorno di colecalciferolo, una forma inattiva della vitamina D che viene attivata da fegato e reni solo quando l'organismo ne ha bisogno. Il colecalciferolo può essere assunto in dosi mensili o giornaliere.