Qualche giorno fa mi sono imbattuto nella finale di Masterchef, nota trasmissione in cui tre cuochi esperti giudicano le arti culinarie di aspiranti chef stellati in un turbinio di emozioni, esperimenti, cadute e riscosse alla ricerca della ricetta vincente.

Ho cercato di immaginare una contesa simile in campo finanziario: una gara a chi costruisce il portafoglio perfetto, ideale, appetibile e mi sono chiesto anche sulla base di quali parametri questo portafoglio dovrebbe essere giudicato: sulla performance, sulla decorrelazione, sui costi, sulla volatilità?

L’accostamento tra cucina e finanza non è poi così azzardato. Non posso certo dire di essere un cuoco provetto, non conosco gli abbinamenti tra sapori e nutrienti, spesso vengo guidato da mia moglie o da un noto robot da cucina e sia nell’uno che nell’altro caso il piatto esce, anche dignitosamente, ma manca di passione e soprattutto di consapevolezza.

C’è un’unica ricetta che posso dire di aver fatto veramente mia ed è quella del piatto tipico di Cefalù, mio paese natale dove tuttora vivo, pur in mezzo a mille viaggi e spostamenti: la PASTA A TAIANU.

Fin da piccolino accanto a mia madre, assistendola nella preparazione ogni 6 di agosto, per la festa padronale, ho imparato i segreti della ricetta e quel tocco che la rende autentica; anche oggi che i miei genitori non possono più condividere quei momenti, nelle riunioni con i miei fratelli per l’occasione, ho raccolto il testimone e la dolce responsabilità di una preparazione meticolosa che parte dal giorno prima.

La consapevolezza nell’uso degli ingredienti, la combinazione tra gli stessi, l’ordine con cui vengono utilizzati e composti ed i tempi di cottura non sono poi così diversi dalle fasi di creazione di un portafoglio efficiente di strumenti finanziari.

Come si crea un portafoglio efficiente? Un po' come si prepara la Pasta a Taianu.

(Per conoscere gli ingredienti e passaggi per la ricetta basta cliccare sul sito:

https://cefalu.it/magazine/la-tradizi...)

Ingredienti:
300 g. di iudisco di vitello (azionario Core)
200 g. di castrato di agnello (azionario Satellite)
una melanzana (azionario Settoriale)
10 foglie di basilico (oro e asset decorrelanti)
2 spicchi d’aglio (materie prime)
150 g. pecorino stagionato (obbligazionario Paesi Emergenti)
400 g. di rigatoni (Obbligazionario Investment Grade)
mezzo bicchiere di vino moscato o passito (strumenti alternativi, valute, etc.)
250 g. di estratto di pomodoro diluito in un litro e mezzo di acqua tiepida (obbligazionario corporate)
sale e pepe (azionario speculativo e criptovalute).

Chiarisco subito che gli accostamenti tra ingredienti ed asset finanziari sono del tutto casuali.

Il senso generale è che, come una ricetta, anche un buon portafoglio ha bisogno di tanti ingredienti ben diversificati e che stiano in equilibrio tra loro nelle giuste proporzioni.

Saremo liberissimi di aggiungere formaggio, sale e pepe in quantità alla fine della preparazione, sulla base non solo dei gusti ma anche del nostro stato di salute, delle intolleranze e dei consigli del dietologo.

Anche i tempi di cottura del sugo e della pasta sono ben definiti e lo stesso vale per un investimento che necessita del giusto tempo per, ad esempio, smaltire una crisi finanziaria o il rialzo dei tassi che consegue ad una forte impennata dell’inflazione, un po' come il tempo richiesto per sfumare il vino o far stringere il ragù.

C'è poi da considerare che in ogni buona ricetta, come in un buon portafoglio, occorrono strumenti alternativi decorrelanti, che in termini di performance generale potranno parzializzare parte dei guadagni con lo scopo di proteggere e tutelare nei momenti di forte crisi, rendendo “digeribili” i cali di mercato.

Allora la foglia di basilico va messa sopra la pasta fumante impiattata alla fine della preparazione non per il solo arricchimento cromatico ma per smorzare l'acidità della salsa ed aiutare la digestione; allo stesso modo oro, materie premi ed asset alternativi contribuiscono all’equilibrio che cerchiamo in un investimento finanziario in modo paragonabile a quello della nostra ricetta preferita.

E poi, ricordiamolo sempre, serve il giusto tempo… perché come dice la ricetta della ormai celeberrima Pasta a Taianu:

“alla fine avvolgete il tutto con una coperta e fate riposare per una mezz’ora…”

Buon investimento e buon appetito.