Sono passati solo pochi giorni da quando il Campidoglio ha annunciato la fine del dibattito pubblico sul Nuovo Stadio della Roma - nella zona di Pietralata - con l'approvazione della relazione sugli esiti del dibattito presentata da Nomisma. La Giunta di Roma Capitale ha chiuso così il percorso che ha visto la partecipazione complessiva di circa 700 cittadini. A preoccupare ora è il parere della Soprintendenza Speciale Archeologica Belle Arti e Paesaggio di Roma, che con due lettere ha evidenziato delle criticità per la costruzione dello stadio. Esisterebbero infatti diversi dubbi sulla fattibilità dell'impianto nell'area individuata e, sarebbero state avanzate richieste di nuove indagini geologiche con il coinvolgimento di un archeologo professionista. Gli scavi per la costruzione dello stadio, secondo il parare della Soprintendenza, andrebbero ad infierire su noti resti archeologici. Da qui la richiesta di una modifica progettuale per salvaguardarli. Il progetto definitivo dell'opera non potrà arrivare se non dopo la conclusione delle indagini archeologiche su 5 aree interessate: stadio; parcheggio multipiano; fermata metro Quintiliani; poi l'area dove dovrebbero essere costruiti i campi sportivi a uso pubblico e, infine, quella dietro via di Monti di Pietralata sul lato di piazzale Spadolini. Da viale Tolstoj intanto il club giallorosso fa sapere che fino a quando le indagini non saranno concluse, non prima di fine aprile 2024, non si potranno fare previsioni specifiche sulla esatta localizzazione del bacino dello stadio o di altri elementi del progetto, come i ponti o l'anfiteatro. L’inizio dei lavori rischia di slittare a giugno 2024.