Cosa possiamo apprendere da questa intervista con il simpaticissimo Andrea? Sicuramente l'identità di una città non comune. Un luogo che può apparire un'aggressione paesaggistica oppure può essere inteso come una visione illuminata delle soluzioni che s'impongono rispetto ai temi del prossimo futuro urbanistico.

Benidorm, 70.000 residenti, 400.000 presenze in alta stagione, senza scendere mai sotto le 250.000 unità, e' una città della Comunità Valenciana, sita nella regione costiera denominata Costa Blanca, nella Spagna orientale.

Da qualcuno viene definita la Miami del Mediterraneo per il numero impressionante di grattacieli che caratterizza il suo skyline, Andrea, con maggiore perizia, ci rende partecipi dell'informazione secondo la quale Benidorm è un progetto di smart city.

Per smart city si intende una "città intelligente" con urbanistica a misura d'uomo, digitalizzazione e sostenibilità. Insomma una città del futuro.

Dette anche "le città del quarto d'ora", le smart city sono città in cui tutto ciò di cui si ha bisogno si può raggiungere in soli 15 minuti, a piedi, in bici o in monopattino.
La scelta dell'amministrazione di Benidorm di svilupparsi in altezza consente di risparmiare territorio e di aderire logisticamente a questo progetto.

Ma Benidorm, come ci racconta Andrea, oltre alla possibilità di vivere una città proiettata nel futuro, offre molto altro.

A forma di un gabbiano che plani sul mare, le sue due immaginifiche ali sono nella realtà grandi spiagge di sabbia finissima, Levante e Ponente, che gli abitanti e i turisti hanno il piacere di frequentare tutto l'anno, visto che qui l'inverno praticamene non esiste.

I quartieri dedicati allo svago offrono ogni genere di intrattenimento. La città è famosa per la sua vita notturna. Molti frequentatori dal nord Europa scendono a Benidorm il giovedì, per poter vivere il lungo fine settimana tra spiagge e locali.

Piscine e centri sportivi sono di casa in ogni quartiere e in ogni condominio alto decine di piani.
Non esiste la domenica, dice ancora Andrea, perché a Benidorm ogni giorno è domenica. E con queso intende dire che quali siano i giorni nei quali siete liberi dal lavoro poco importa perché in città troverete sempre tutto aperto e mai vi mancherà lo svago e l'intrattenimento.

Una città, dunque, ideale per coloro che amino trasferirsi in un luogo affollato ma organizzatissimo, in grado di offrire quartieri residenziali tranquilli e altri, a ridosso del mare, gremiti con alberghi per ogni tasca e ogni genere di divertimento. Una città da visitare anche per chi voglia provare la piacevole comodità di vivere in una comunità che offre soluzioni tutte a misura d'uomo.

Certo, non è una posto per romantici amanti di architetture storiche e di piazze secolari. Qui tutto è nuovo o relativamente nuovo.
All'inizio degli anni settanta, Benidorm era ancora un paese di pescatori.

Quella che Andrea ci racconto è una città che, se da una parte può perplimere, dall'altra stupisce, anche come esempio di come la Spagna abbia saputo ( nel bene e nel male) fare suo un certo tipo di turismo di massa.

La scelta di creare grandi urbanizzazioni, spesso senza carattere e senza legami architettonici col passato, col rischio di costruire dei non-luoghi, è soluzione, bisogna ammettere, molto diffusa in Spagna, a partire dai tempi di Franco, e raggiunge e trasforma finanche luoghi remoti quali le Canarie. Benidorm può anche essere considerata la summa di questa inclinazione un po' esasperata, ma nel suo caso non stiamo parlando di una "urbanización", Benidorm è una città, e, come bene ci racconta Andrea, un po' per caso, molto per consapevolezza e progettazione, tutto ciò è stato veicolato verso la realizzazione di una smart city che probabilmente negli anni farà molto parlare di sé.

Oltre a tutto ciò, l'amico Andrea ci racconta la sua scelta di lasciare Trieste e di venire a vivere, con moglie e figlia, a Benidorm, città che ama e che contribuisce quotidianamente alla sua crescita e alla sua soddisfazione personale.

Siamo sicuri che questa intervista sorprenderà molti amici del Canale Story Hunters che, come noi, non sapevano dell'esistenza nella vicina Spagna di una dalle caratteristiche di Benidorm.

Grazie Andrea.

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