Roma, la fila per la consegna dei pacchi alimentari: "Umiliante ma pur di vivere serve tutto"
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 Published On Apr 24, 2021

Chi aveva un lavoro da cameriera, chi in un albergo. E chi, dovendo ancora finire gli studi, si mette in fila per aiutare la propria famiglia. Alla consegna alimentare dell'associazione di volontari "Vivere la gioia" in piazza Fabrizio De Andrè alla Magliana, a Roma, le lunghe code sono ormai una costante. "Prima della pandemia aiutavamo circa 100 famiglie, adesso sono più che raddoppiate", spiega il presidente Fosco Ieva. "A 50 anni mi sono trovata, per la prima volta nella vita, in difficoltà. Ho cercato un aiuto dalle istituzioni, ma gli unici che me l'hanno dato sono stati loro", racconta la signora Paola, ex lavoratrice di un albergo chiuso a causa del Covid. L'associazione, che aveva un magazzino assegnato dall'XI Municipio negli spazi della ex scuola Quartararo, è stata però "sfrattata" da circa un mese, avendo il Municipio deciso di ristrutturare quell'edificio per trasferirci i propri uffici. "Ci avevano detto che ci avrebbero trovato una sede alternativa, ma ancora non è stato fatto niente", continua Ieva. E così le consegne di pacchi di cibo avvengono in piazza, all'aperto, sperando nella clemenza del tempo atmosferico. "Nessuno pretende che la sindaca Raggi abbia la bacchetta magica, ma essere ignorati fa male", conclude Ermanno, uno dei volontari dell'associazione. .Di Francesco Giovannetti

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