Published On Premiered Feb 6, 2023
È a scuola che molte persone autistiche cominciano a scontrarsi con un muro di incomprensioni. Non solo verso i compagni, ma anche verso gli insegnanti, i quali si trovano spesso impreparati e a volte anche impauriti dal trovarsi in classe una persona autistica. Le difficoltà ci sono non solo quando si è in presenza di una persona con un alto livello di supporto, ma anche nel caso di ragazz* e bambin* senza compromissioni evidenti. I primi sono spesso relegati all’angolo, poco stimolati, si pensa non abbiano alcuna potenzialità da coltivare. Dei secondi invece capita vengano messe in dubbio difficoltà e bisogni.
In entrambi i casi a perdere sono tutti.
Perdono i ragazzi per i quali la scuola è spesso un vero e proprio incubo;
Perdono gli insegnanti che si sentono come se gli fosse capitato in mano un oggetto fragile, pronto a rompersi da un momento all’altro, per il quale cercano inesistenti manuali di istruzioni rinunciando a relazionarsi col bambin* e delegando tutto il lavoro ai colleghi di sostegno. Abdicando in tal modo al loro ruolo sostanzialmente;
Perdono i genitori che, frustrati dalle situazioni che i loro figli si ritrovano a vivere, passano gli anni della scuola come altrettanti incubi.
Come sempre uno dei tanti problemi, è non capirsi.
Quindi insieme, Bradipi in Antartide ed Emanuela Masia (entrambe persone autistiche), abbiamo pensato di mettere a frutto le nostre esperienze di genitor di ragazzi autistici (Tiziana) e insegnante di sostegno (Emanuela), per provare a fornire un piccolo vademecum di consigli da approfondire però, con la lettura dei link che trovi qui: https://www.bradipiinantartide.com/10...