QUANTA IDIOZIA (Idiot Wind)

Qualcuno ce l'ha su con me e sta ricamando storie qua e là
non so chi sia nè il perchè nè immagino quando smetterà
cioè avrei sparato a Grey per la sua dolce metà
entrando alla sua morte poi in possesso dell'eredità
senza dubbio fortunato
si sa sempre su di me dove vado e cosa mai farò
tanta gente ha grandi idee immagina di me cose che non so
poi però, giusto ieri, me l'hai chiesto pure tu
credevo che dopo tutto mi conoscessi un po' di più
sei così dolce...

Ma quanta idiozia, quando apri la bocca sono guai
dovunque sei, ovunque te ne andrai
Quanta idiozia, ogni volta che i denti schiuderai
sei una stronza, baby
mi meraviglio tu sappia respirare.

Nell'I-CHING di ieri c'era un avvertimento misterioso
nè tranquillità ne pace ma già vivo un inferno spaventoso
un soldato su in collina, la pioggia agli occhi, saldo in terra
chi l'avrebbe mai creduto che avrebbe poi stravinto in guerra
perdendo ogni battaglia
mi son svegliato sulla strada sognando com'è a volte la realtà
con un frastuono nella testa e veder le stelle per la velocità
e tu che alle persone care confondi verità e bugia
un giorno a terra tu cadrai, piena di mosche sulla via
disarcionata

Ma quanta idiozia, seccherebbe i fiori ai cimiteri
dalle stanze toglie l'aria e i desideri
Quanta idiozia, ogni volta che i denti schiuderai
sei una stronza, baby
mi meraviglio tu sappia respirare.

La gravità ci spinse giù e un fato sghembo poi ci separò
non fu addomesticar la volpe nel mio cuore che poi lo cambiò
ora tutto è capovolto, ruote che non giran più
quando il Buono e il Giusto si confondono vuol dir che tu
sei al tappeto
la tua inclinazione al male brucia nel falò delle vanità
non ricordo più i tuoi occhi nè la bocca piena di ovvietà
un prete nero era impalato guardando il fuoco divampato
io stavo ansioso ad aspettare ai cipressi in duplice filare
il nostro autunnare

Ma quanta idiozia, rimbalza nel mio cranio e se ne va
dal Campidoglio a tutte le città
Quanta idiozia, ogni volta che i denti schiuderai
sei una stronza, baby
mi meraviglio tu sappia respirare.

Ci siam spinti troppo in là, non riesco quasi più a sentirti
vorrei esser qualcun altro quando struscio in giro per cercarti
su e giù per le autostrade e per nottate estatiche
sotto vaghe stelle, ostaggio dei ricordi che ho di te
e rabbiosa gloria
ho pagato a caro prezzo, questa rata è l'ultima poi via
darò l'addio alla bestia che mi ruggisce dentro e così sia
non vedrai le mie ferite nè saprai del mio patire
e io non saprò di te la tua santità e il tuo amare
lo dico con tristezza

Ma quanta idiozia, dai bottoni dei vestiti tra di noi
in quello che scrivemmo già di noi
Quanta idiozia, la polvere che cade su di noi
idioti io e te
meravigliosamente soli.