Quando JORDAN divenne LEGGENDA ||| "Michael FU AVVELENATO nel '97"
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 Published On Jul 24, 2023

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Quando JORDAN divenne LEGGENDA ||| "Michael FU AVVELENATO nel '97"

Seduto in panchina, con un bicchiere tra le mani, Michael Jordan fissa il parquet. Sta pensando? Sta riflettendo? O sta semplicemente per ammettere a se stesso di non essere in grado di prendere parte alla partita più importante della stagione 1996/97? Non lo sappiamo, perché non parla. Guarda in basso, immobile, come se qualcuno gli avesse strappato via ogni istinto vitale. Poi lo speaker del Delta Center annuncia i quintetti e parte, ovviamente, dagli avversari. Per i Chicago Bulls c’è Ron Harper nello spot di playmaker, Scottie Pippen è la meravigliosa ala piccola, Dennis Rodman e Luc Longley formano la coppia di lunghi. La guardia titolare è il numero 23. Ma come, con quella faccia? È qui che i tifosi degli Utah Jazz iniziano a ruggire. Le Finals del 1997 sono ancorate sul 2-2 e possono dare la spinta ai loro eroi. Il format è il 2-3-2: si giocano le prime e le ultime partite in casa della squadra con il record migliore, le tre centrali invece toccano agli sfidanti. Utah, in quella postseason, è 10-0 nelle partite casalinghe. Lo speaker annuncia i nomi di una squadra fortissima: Jeff Hornacek, Byron Russell, Greg Ostertag,. E poi John Stockton e Karl Malone, che in campo sembrano un’entità unica, due corpi e un’anima. A questo punto Jordan si alza, perché la partita sta per iniziare, ma nei suoi occhi c’è il deserto. Quella che sta per cominciare è una notte diversa dalle altre, perché anche nelle carriere dei fuoriclasse c’è un momento che si staglia, un evento definitivo. Per Michael Jordan, quel momento, arriva l’11 giugno del 1997. È rimasto nella storia con tanti nomi: il più conosciuto è Flu Game.

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