Assegno UNIVERSALE per gli anziani non autosufficienti – ADDIO INDENNITA' DI ACCOMPAGNAMENTO.
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La legge 33/2023 introduce un assegno universale per anziani non autosufficienti ma va a migliorare o peggiorare l’indennità di accompagnamento? Oppure saremo costretti a dire Addio all’indennità di accompagnamento?


Spesso si leggono articoli relativi a questa nuova misura, l’assegno universale per gli anziani non autosufficienti ma cerchiamo di vedere insieme quali sono le particolarità di questo assegno universale per gli anziani non autosufficienti.

La nuova legge delega n. 33 del 2023 introduce importanti cambiamenti al fine ( ciò che auspica la legge ) di migliorare le condizioni di vita degli anziani e delle loro famiglie. L’assegno universale per anziani sarà un sostegno economico al pari dell’indennità di accompagnamento unitamente ad una migliore organizzazione dei servizi di assistenza alla persona.
Ora vediamo insieme i 3 aspetti più importanti .
1) Che cos’è?
2) Quali sono i presupposti per ottenerlo
3) Come si valuta non la non autosufficienza

1) Cos’è l’assegno universale per gli anziani non autosufficienti?
L’assegno universale per gli anziani non autosufficienti è una prestazione economica che la legge 33/2023 prevede di introdurre, in via sperimentale e progressiva. Questa prestazione non sarà legata al reddito, ma erogata in base allo specifico bisogno assistenziale, e potrà essere scelta dal beneficiario sotto forma di:
• denaro;
• servizi.
L’indennità di accompagnamento 2024 verrà assorbita dalla nuova prestazione.

2) Quali sono i presupposti sanitari per accedere all’assegno universale?
I presupposti sanitari per accedere alla nuova indennità di accompagnamento resteranno immutati: l’impossibilità di svolgere autonomamente gli atti della vita quotidiana.
Gli atti della vita quotidiana sono:
impossibilità a vestirsi, lavarsi, uscire di casa, cucinare. Occorre vedere tutto il quadro nel suo complesso e non solo limitarsi alla valutazione di un singolo gesto.

3) Come si valuta la non autosufficienza dell’anziano?
Un aspetto centrale della legge delega riguarda la valutazione multidimensionale della persona anziana, che prevede la presa in carico dell’individuo presso i Punti unici di accesso (Pua) per la definizione di un Piano assistenziale individualizzato (Pia), al fine di accertare i suoi bisogni sanitari e socio assistenziali.
Dopo aver visto i 3 aspetti più importanti cerchiamo adesso di vedere insieme uno dei casi che potrebbe verificarsi con più frequenza.
Poniamo il caso di Silvio, un anziano non autosufficiente di anni 68 che già percepisce l’indennità di accompagnamento. Grazie al nuovo assegno universale per anziani non autusufficienti introdotto dalla legge delega n. 33 del 2023 avrà diritto a optare tra un importo in denaro oppure a servizi assistenziali, che verranno modellati sulla base delle sue esigenze.
E tu cosa ne pensi? Preferisti un contributo economico come oggi avviene per l’indennità di accompagnamento oppure una prestazione assistenziale corrispondente ai bisogni della non autosufficienza?
Concludendo, la legge 33/2023 rappresenta un passo importante nel miglioramento delle condizioni di vita degli anziani non autosufficienti e delle loro famiglie. Con l’introduzione dell’assegno universale si punta a garantire un sostegno concreto a chi si trova ad affrontare le difficoltà legate all’assistenza dei propri cari.



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