Dall'esodo negli anni Cinquanta e Sessanta del secolo scorso a oggi il volto dell'emigrazione italiana in Svizzera è profondamente cambiato. Se nel Dopoguerra a cercare fortuna nella Confederazione erano soprattutto persone con un livello di formazione piuttosto basso, oggi il profilo di chi emigra è molto più diversificato. Si parla spesso di fuga dei cervelli, ma l'emigrazione più "tradizionale" non è scomparsa. La Svizzera continua a essere una meta di predilezione anche per italiani e italiane che non hanno per forza una laurea.

Tre ritratti della Radiotelevisione svizzera per ripercorrere la storia dell'emigrazione italiana in Svizzera.

In questo primo servizio, vi proponiamo il ritratto di Antonio Covella, arrivato in Svizzera nel 1966 dalla Basilicata. Dopo aver lavorato in fabbrica, Antonio Covella ha aperto dei negozi di abbigliamento.