Torniamo sul cinema italiano d'autore con un episodio imperdibile su uno dei registi più importanti e sottovalutati del nostro cinema: Elio Petri.

Elio Petri è stato un regista e sceneggiatore italiano nato nel 1929 e scomparso nel 1982. La sua carriera cinematografica è stata caratterizzata da un impegno sociale e politico evidente nelle sue opere. Petri ha iniziato la sua carriera negli anni '50 come assistente di registi famosi come Giuseppe De Santis e Mario Monicelli. Ha debuttato come regista nel 1961 con il film "L'assassino", che ha ricevuto un buon riscontro critico.

Petri ha continuato a dirigere film influenti e impegnati come "I giorni contati" (1962) e "La decima vittima" (1965), quest'ultimo un provocatorio thriller distopico che affronta temi come la violenza e i media di massa. Il suo capolavoro è spesso considerato "Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto" (1970), un thriller politico che analizza la corruzione e la mancanza di moralità nelle istituzioni. Il film ha vinto l'Oscar per il miglior film straniero nel 1971.

Durante la sua carriera, Petri ha sperimentato con diversi generi e stili, ma ha sempre mantenuto una forte critica sociale e politica nei suoi lavori. La sua filmografia include anche opere come "La classe operaia va in paradiso" (1971), che esplora i conflitti tra classe lavoratrice e padroni, e "Todo modo" (1976), un ritratto satirico della politica italiana. La sua influenza sul cinema italiano e internazionale è stata significativa, e il suo lavoro è ancora studiato e apprezzato dagli appassionati di cinema e dagli accademici.

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