L'ANTICA SAGRA DEL MONTICINO ALL'OMBRA DEL SANTUARIO DIMENTICATO
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 Published On Sep 7, 2023

Sarebbe la grande festa dedicata alla Beata Vergine del Monticino, ma il Monticino è chiuso, sbarrato, dimenticato, non c'è festa per il colle. Grazie ad alcuni cittadini si raccoglieranno fondi durante la festa paesana per la messa in sicurezza del Santuario, ma le competenze della struttura sono di altri.

Qui era venerata una sacra immagine della Vergine in terracotta policroma di autore ignoto, datata 1626.
Il culto nasce da un’edicola posta su una strada d’ingresso delle mura di Brisighella nel XVII secolo, l’oggi scomparsa Porta Bonfante. La targa di Madonna con Bambino che racchiudeva vantava poteri miracolosi, generando l’attenzione degli abitanti.
La sua posizione originale era un pilastro alle porte del paese, quindi, nel 1662, l’immagine fu trasferita in una cappella in posizione isolata, costruita con le offerte dei fedeli.
Quando quel primo edificio fu abbattuto nel 1758, il Santuario attuale iniziò a prendere forma, con gli affreschi del pittore faentino Savino Lega nella parte absidale.
Il colle, chiamato fino a quel momento “Cozzolo” o “Calvario” fu ribattezzato “il Monticino”.
L’altare principale presenta un prezioso rivestimento di marmi pregiati, circondati da capitelli ionici, stucchi e decori. Nel 1926 il Santuario della Madonna del Monticino si arricchì di una grandiosa facciata, donata dal cardinale Michele Lega, realizzata su disegno di Edoardo Collamarini.

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