All’ingresso dell’ossario di Custoza sventolano sia la bandiera italiana, sia quella austriaca. Un segnale di pace dopo i massacri determinati dalle guerre.
Il nome di Custoza è tristemente celebre nella storia del Risorgimento italiano per le due infauste battaglie combattute prima dall'esercito piemontese nel 1848 e dall'esercito, divenuto nel frattempo esercito italiano, dopo l’unità d’Italia del 1861 e la nascita del Regno d’Italia, nel 1866 contro l'esercito austriaco sulle colline moreniche del Garda ad oriente del Mincio. Il risultato fu drammatico per entrambi gli schieramenti: l’esercito austriaco subì la perdita di 7956 soldati, su un effettivo di poco superiore ai 75 mila, mentre le perdite dell’esercito italiano ammontarono a 7391 su un effettivo di 50 mila. Una vera e propria carneficina, non ci sono dubbi.
Custoza è una frazione di Sommacampagna e si trova sulle ultime propaggini dell’anfiteatro morenico del Garda. L’ossario si trova proprio in cima al Belvedere, con una vista a 360 gradi che spazia dalla Pianura Padana ai Colli Euganei, fino al Lago di Garda.
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