Le campane di Seniga (BS)
Mattia Colombelli Mattia Colombelli
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 Published On Aug 30, 2024

Seniga (BS) Santuario di S. Maria Annunciata in Comella - Concerto di 5+1 campane in Mi3 (campanella fuori concerto in Sol4 cresc.) G. Pruneri 1908 - Distesa e concerto solenne a 5 campane (in e.m.) per la S. Messa festiva.

A fine concerto puoi sentire anche il suono della campanella fuori concerto, irraggiungibile una volta saliti in cella campanaria per la sua collocazione nella lanterna superiore e la mancanza totale della scala per accedervi.

Ringrazio molto il simpaticissimo parroco ed ovviamente il mitico Alessandro Pavesi.


Alla confluenza del Mella nell’Oglio esisteva un vasto territorio paludoso che venne denominato “In capite Mellae” (in dialetto Comella); come terra acquitrinosa e soggetta a inondazioni dei due fiumi a causa del rigurgito delle loro acque in tempi di piena.
Questo territorio ebbe anche il nome di Règona, voce comune nella bassa Lombardia, come nel cremonese e nel lodigiano, per indicare i terreni paludosi sulle sponde dei fiumi.
Règona di Comella è un gruppo di case rustiche che costituisce una frazione del comune di Seniga. Era il centro religioso di una pieve dalla quale si staccarono le tre parrocchie filiali di Pralboino, Milzano e Seniga.
La chiesa di Comella, decaduta prima della sua dignità primitiva, era rettoria sussidiaria della parrocchia di Seniga. Recentemente è stata ripristinata nella sua primitiva dignità di parrocchia-pieve.
La Pieve di Comella è dedicata al mistero dell’Annunciazione di Maria Vergine e la festa del 25 Marzo si celebra con fiera e grande affluenza di popolo anche dai paesi vicini perché l’immagine della “Madonna di Comella” è molto venerata nei dintorni.
Questo vasto territorio paludoso venne bonificato e reso fertile dall’opera agraria dei Benedettini della celebre Badia di Leno alla quale era soggetta anche la pieve di Comella fino alla metà del XV secolo.
La storia di questo insigne monumento romano è intimamente legata alla storia della nostra Badia. L’Abate di Leno, infatti, nominava l’Arciprete di Comella e probabilmente anche i chierici canonici.
Quando la Badia di Leno passò in commenda (circa il 1450) anche la ricca dotazione della pieve di Comella venne assegnata al Capitolo della Cattedrale che governò la parrocchia di Seniga per mezzo di un Curato-vicario fino al 1797.
Il santuario conserva all'interno un impianto architettonico notevole, con cripta a volte, colonne e altare rialzato con imponente scalinata, e tra le raffigurazioni, un affresco della Madonna del latte del 400. Circondata da un parco, dedicato alla Madonna, si inserisce in un piacevole contesto ambientale che conduce al ponte pedonale delle Barche sul fiume Mella.
Testo tratto dal sito: "www.santuariocomella.it".

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