Frankie Knuckles è il padre della musica house. Nato Francis Nicholls il 18 gennaio 1955 nel Bronx, inizia a lavorare come deejay al Continental Baths di New York con l’amico Larry Levan. Alla fine degli anni ’70 si trasferisce a Chicago dove è ospite fisso del Warehouse. La sua miscela di disco, soul, rhythm & blues ed elettronica europea dà origine a un nuovo stile che prende nome dal locale: nasce la house music. Nel 1983 Knuckles apre il suo club, il Power Plant, aggiunge ai suoi mix i beat prodotti dalla drum machine, pubblica singoli a proprio nome (il primo è “You can’t hide from myself”) e lavora come produttore nei dischi altrui. Negli anni ’80, quando la house di Chicago è oramai esplosa, si trasferisce nuovamente a New York. Viene messo sotto contratto dalla Virgin e nel 1991 dà alle stampe il suo primo album BEYOND THE MIX, ma la sua importanza trascende le uscite discografiche. Negli anni ’90 e 2000 remixa Michael Jackson, Diana Ross, Eternal, Luther Vandross, Chaka Khan, Toni Braxton, Hercules And Love Affair, lasciando un segno anche sulla scena R&B contemporanea e vincendo nel 1998 un Grammy. Nel 2004 il tratto di strada dove un tempo c’era il Warehouse viene ribattezzato Frankie Knuckles Way, nel 2005 il deejay entra nella Dance Music Hall Of Fame. Da tempo malato di diabete, Frankie Knuckles muore il 31 marzo 2014. Il presidente Barack Obama scrive una lettera aperta per rendere omaggio al deejay che “ha aperto le menti e unito la gente”.