La storia di Moise Kean è quella di un autentico predestinato. Primo 2000 a esordire in Serie A, primo 2000 a esordire in Champions League, primo 2000 a segnare in Serie A, primo 2000 a esordire in nazionale e il 23 marzo scorso, primo 2000 a segnare in maglia azzurra. Eppure la sua favola ha rischiato di interrompersi subito: “Facevo sempre tardi agli allenamenti. Mia madre faceva le corse dopo il lavoro per accompagnarmi, ma finivo per giocare giusto gli ultimi due minuti di partitella”. Ha pensato addirittura di smettere, prima che la stessa madre lo incoraggiasse a credere nel suo sogno. E alla mamma Moise dedica ogni traguardo: "Devo tutto a lei, per come mi ha cresciuto, per come non mi ha mai fatto mancare nulla”.

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