Strasburgo - C'è fermento tra i corridoi del Parlamento europeo. Sulla bocca di tutti Viktor Orban e le forti dichiarazioni di ieri in conferenza stampa, preludio dell'intervento previsto per la mattina di oggi. "Inaccettabile la presenza di Orban dinanzi alle istituzioni democratiche dato che nel suo Paese di democratico non c'è nulla. Tramite la corruzione sta divergendo i fondi europei per i suoi interessi e per uccidere la democrazia all'interno dell'UE, all'interno di uno Stato membro, il contrario di quello per cui i fondi dovrebbero servire. Allo stesso tempo sta togliendo ogni tipo di libertà, di diritto fondamentale e di diritto civile all'interno del suo Paese, smantellando ogni assetto giuridico e democratico della propria popolazione" afferma Benedetta Scuderi, deputata del gruppo Europa Verde.

"Il mese scorso, proprio a Strasburgo, abbiamo fatto un incontro con la società civile ungherese che ci raccontava di quanto oramai sia impossibile organizzare qualsiasi forma di protesta e attività di volontariato che vada contro il volere di Orban. Questa per noi non è una democrazia, non possiamo accettare che venga a parlare all'interno delle nostre istituzioni europee. Orban è un soggetto autoritario, un dittatore e qui non è il suo posto. Ora dobbiamo supportare la popolazione, la società civile ungherese per emanciparsi da questo tipo di autoritarismo e non ascoltare le parole di chi finge di essere democratico e poi usa i nostri soldi per uno scopo autoritario" continua Scuderi.

Il suo dissenso è scritto sulla maglia, un chiaro gesto di contrarietà che vuole manifestare il distacco da chi, democratico non è mai stato. "Le magliette sono un modo per ribadire quello che siamo e perché questa istituzione esiste. Vogliamo mettere in azione la democrazia. Ci presenteremo in aula solo dopo che Orban avrà parlato per ascoltare le voci democratiche che porteranno la testimonianza di chi in Ungheria non può parlare" conclude.