Abbiamo chiesto al dottor Giancarlo Marenzi, Direttore Unità Operativa del Centro Cardiologico Monzino – Milano, del legame tra carenza di vitamina D e malattie cardiovascolari, durante l'incontro "Vitamina D: l'ormone del Terzo Millennio" organizzato a Venezia.
Sebbene la vitamina D sia nota per la salute delle ossa, evidenze recenti suggeriscono una stretta associazione con le patologie cardiovascolari. Studi mostrano che il rischio di infarto aumenta con i ridotti livelli di vitamina D, soprattutto nei mesi invernali e nelle regioni lontane dall'Equatore. La carenza di vitamina D è stata collegata a infarto miocardico acuto, scompenso cardiaco cronico e fibrillazione atriale. I pazienti con carenza di vitamina D presentano una prognosi peggiore, con maggiori complicanze e mortalità. La supplementazione di vitamina D non ha ancora dimostrato chiaramente benefici cardiovascolari, ma correggere una carenza severa può comunque offrire benefici su altri fronti.