‪@PiccolaMatitadelCuore‬
Nota sul peccato di padre Gianni Sgreva, Teologo
Nella moralità del peccato bisogna distinguere l'oggettivo, la materia del peccato, e il soggettivo, cioè il soggetto che commette il peccato. Ad esempio, allo scopo, è peccato mortale uccidere una persona fisicamente e anche uccidere una persona moralmente con diffamazione; ma se dico stupido a una persona, è oggettivamente peccato veniale. Il peccato mortale conduce all’inferno, il peccato veniale conduce al purgatorio. Ma la dimensione del soggetto può portare al peccato mortale anche quello che è oggetto di peccato veniale: come dice Gesù (Mt 5,22), come dare del fratello stupido o pazzo, se detto con ira per distruggere il fratello, allora il semplice “stupido” diventa peccato mortale. Questa netta distinzione conferma che un peccato veniale può, da un punto di vista soggettivo, essere considerato mortale a causa del desiderio di male espresso da chi lo commette, e può condurre all'inferno.